DivinusBike Clivus, quarta tappa del Challenge Trek Zerowind off Road

Di MARCO CESTE ,

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Decimo compleanno da incorniciare per intero: la DivinusBike Clivus spegne un’esplosiva quanto memorabile decima candelina. Che regala meritate ed allo stesso tempo inaspettate emozioni agli oltre 2000 bikers protagonisti di questa quarta tappa del TREK ZEROWIND Off Road Challenge. Se a trionfare sul gradino più alto del podio al termine del “vulcanico” percorso Marathon (67 km con 2300 metri di dislivello) sono rispettivamente Leonardo Paez al maschile ed Alessia Ghezzo al femminile - entrambi reduci da un recentissimo infortunio alla clavicola -, molte sono le conferme che arrivano sul fronte “black shirt”. Vale a dire: i leader di categoria del circuito difendono la propria “supremazia” – è proprio il caso di dirlo – con gli artigli e con i denti. Non a caso sono ben otto su dieci i dominatori delle varie categorie che riescono a confermare la propria leadership al termine – appunto – della prova valida come giro di boa del circuito: Simona Mazzuccottelli (OpenF, GS Massì Supermercati), Francesco Vaia (EliteSport, Team Todesco), Ivan Degasperi (M1, Team Todesco), Marco Minucci (M2, Team Trek Cingolani), Emiliano Ballardini (M3, Team Todesco), Mauro Milani (M4, Gs BiciTime), Leonardo Arici (M5, Racing Rosola Bike) e Adriano Zanasca (M6, Ktm Sthil Torrevilla). Mentre sono due i nomi che vanno ad iscriversi nella lista dei leader: da un lato - nella categoria Donne Amatori - è Chiara Mandelli (Valcavallina Lovato Electric) a sostituire Paola Pezzo impegnata con la nazionale femminile, d’altra parte invece il finlandese del Team Trek Cingolani Jukka Vastaranta, costretto al ritiro sul percorso Marathon, lascia lo scettro della categoria OpenM al giovane Luca Ronchi (Avion Axevo Mtb Pro Team).

Ma quali sono i momenti salienti della DivinusBike Clivus letti ed interpretati da alcuni dei nuovi leader che indossano le “black shirt” in attesa della prossima e quinta tappa del TREK ZEROWIND, ovvero la 100 km dei Forti cui assisteremo il 17 giugno sull’Altopiano di Lavarone?

“Senza dubbio le prime fasi di gara si sono svolte in maniera ottimale – rivela Leonardo Arici -: ho agguantato un buon gruppetto in compagnia di cui mi sono reso conto di poter disputare una gara positiva, giocando le carte che una discreta condizione fisica mi permette di far valere”. Ma il vero problema per Leonardo arriva a quindici chilometri dal termine: se il gruppo con cui ha proceduto per circa tre quarti di gara taglia giunge in piazza a Monteforte D’Alpone concludendo la DivinusBike attorno alla quarantesima posizione assoluta, il leader M5 giunge al traguardo “sul cerchione” della ruota posteriore. Ovvero con quest’ultima completamente a terra: “Ho tagliato il copertone proprio sull’ultima discesa – spiega – A nulla sono serviti i due “fast” con cui ho tentato di recuperare la gomma posteriore. E così ho percorso oltre dieci chilometri con la bike a mezzo servizio”. Salvando – comunque - la maglia di leader del TREK ZEROWIND e riportando un illustre primo posto di categoria sul percorso Marathon. “Tengo in modo particolare a terminare il TREK ZEROWIND prendendo parte anche alle altre tre tappe previste per i prossimi mesi di giugno (100 km dei Forti), luglio (Sauze D’Oulx) e settembre (Marathon della Brianza)” conclude Leonardo che vanta lo sfoggio della “black shirt” sin dall’Andora Bike.

“Per quanto mi riguarda, la DivinusBike – racconta Francesco Vaia – è il primo impegno Marathon della stagione: fino ad oggi mi sono trovato ad affrontare unicamente cross country e distanze “classic” a causa di un orario di lavoro difficile da conciliare con le ore di allenamento prolungato che richiedono le lunghe distanze”. Tuttavia, pare che le sensazioni di Francesco in gara siano nettamente positive: “Nelle prime battute ho sentito una buona gamba che mi ha permesso di incrementare il ritmo rispetto ai miei iniziali “compagni di viaggio”, conducendo la mia gara per gran parte in solitaria”. Probabilmente la condizione dell’EliteSport targato Team Todesco deve essere ulteriormente affinata poiché nel finale il biker stesso ha potuto cogliere un piccolo calo fisico, oltre a qualche crampo.

“Una partenza decisamente positiva” afferma Luca Ronchi: “Al cinquantesimo chilometro circa ero in compagnia di Tony Longo e Daniele Mensi (poi rispettivamente terzo e sesto in classifica assoluta, ndr)”. Ma il guasto meccanico non perdona: lungo l’ultima discesa, un copertone che esce dal cerchio non rende certo la vita facile a Luca, che deve perdere preziosi secondi nel sistemarlo. “Una condizione che pian piano raggiunge livelli sempre più alti avrebbe potuto condurmi certamente nei pressi del podio”. Il portabandiera della squadra capitanata dal campione italiano Marathon Mirko Celestino tiene anche a sottolineare la serietà con cui il Team Avion Axevo Mtb Pro si avvicina al TREK ZEROWIND, il quale ha accolto come prima tappa proprio la gara ligure di casa (Andora Bike). Non è da dimenticare che l’avvicendamento tra Jukka Vastaranta e Luca Ronchi non è il primo della stagione: al termine della GF Tre Valli il finlandese ha sostituito il biker stresiano alla leadership. Che – ieri – è tornata appunto tra le mani di Luca Ronchi.

Problemi di digestione per la migliore - nel TREK ZEROWIND - della categoria OpenF. Simona Mazzuccottelli ci racconta che la “gamba di oggi (ieri, ndr) girava davvero bene anche grazie all’encomiabile lavoro effettuato della squadra”. Cui va onore ed onere di curare e preparare a dovere fisicità ed atleticità della biker dalle “lunghe trecce corvine”. “Peccato davvero – prosegue Simona - per quest’inaspettata indisposizione mattutina”. Nonostante l’avvio di giornata poco roseo, la portacolori del GS Massì Supermercati decide comunque di partire alla ricerca di un costruttivo allenamento e – magari – di un “contenimento dei danni” in termini di difesa della maglia. Ed è proprio quanto accade, con la possibilità di indossare nuovamente la “black shirt” in fase di premiazione e poterla difendere il prossimo 17 giugno sui sentieri dell’Altopiano di Lavarone (100 km dei Forti).     

Comunicato Stampa Organizzazione

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