Davide Cimolai ha vinto il Trofeo Laigueglia, gara d'apertura della stagione ciclistica italiana
Di GIANCARLO COSTA ,
Davide Cimolai della Lampre Merida si aggiudica il 52° Trofeo Laigueglia, classica d’apertura su strada del calendario ciclistico italiano, ottenendo così la prima vittoria individuale da professionista.
Al posto d’onore Francesco Gavazzi (Southeast), terzo il francese Alain Moinard (BMC). Fabio Felline, in questa gara ha indossato la maglia azzurra della nazionale mista ottenendo il quinto posto a ruota di Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), e Simone Petilli della “Continental” Unieuro Wilier.
Va reso il giusto omaggio ai quattro coraggiosi che hanno dato vita a una lunga fuga iniziata poco dopo la partenza: Adriano Brogi (D'Amico - Bottecchia), Jonathan Paredes (Colombia), Nicola Gaffurini (MgKVis - Vega) e Jerome Cousin (Europcar). Gaffurini si è aggiudicato anche la classifica del GPM.
I quattro hanno raggiunto il vantaggio massimo di 7’40” a 130 km dall’arrivo. Hanno proseguito fino a meno 50, poi hanno dovuto alzare bandiera bianca. Ultimo a cedere il francese Cousin ripreso sull’ultima scalata di Cima Paravenna. I primi a raggiungerlo e superarlo Monsalve e Pirazzi, ma il gruppo dietro non ha concesso repliche. Sulla salita di Colla Micheli tutti i migliori sono passati insieme tra un’ala di folla in festa. Anche il blitz del russo Zakarin è sventato. Provano ancora a far saltare il banco su Capo Mele Gerdemann, Stortoni e lo stesso Zakarin. Gudagnano una decina di secondi, ma la reazione della Lampre Merida è spietata. Tenta da solo Gerdemann, sembra potercela fare, ma ai 500 metri si torna a ranghi compatti e Cimolai finalizza il grande lavoro della sua squadra (abbonata a questo traguardo) con il suo spunto vincente.
"Anche oggi la partecipazione al Trofeo Laigueglia è stato un test per tutti gli azzurri al via, in particolare i dilettanti che si sono misurati in una gara che ha visto la partecipazione di ben cinque squadre World Tour e quindi una quarantina di corridori di prima fascia - evidenzia il CT Marino Amadori che ha diretto la nazionale - il giovane scalatore Ravasi si è comportato molto bene mantenendosi nel gruppo di testa anche dopo la prima salita e dando un supporto notevole al compagno Felline, nostro capitano, nel finale per il quinto posto" .
Ordine d’arrivo: 1. Davide Cimolai (Lampre Merida); 2. Francesco Gavazzi (Southeast); 3. Aleksei Tcatevich (Rus, Team Katusha); 4. Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale); 5. Fabio Felline (Trek - Nazionale Italiana); 6. Angelo Tulik (Europcar); 7. Brent Bookwalter (BMC); 8. Rasmus Guldhammer (Cult Energy); 9. Simone Petilli (Unieuro Wilier); 10. Javier Megias (Spa, Team Novo Nordisk).
Fonte federciclismo.it