Danilo Di Luca positivo al CERA durante il Giro d'Italia
Di DAVE ,
È appena stata battuta la notizia dall'ANSA della positività di Danilo Di Luca al CERA, EPO di nuova generazione che aveva già inchiodato Riccò e Sella nello scorso Tour, e più recentemente Rebellin medaglia d'argento a Pechino.
L'UCI ha reso noto che il ciclista sarebbe risultato positivo a due controlli durante lo scorso Giro d'Italia, il 20 e il 28 maggio, ora Di Luca potrà fare ricorso alle controanalisi per cercare di scagionarsi, anche se i precedenti di controanalisi non hanno fatto che confermare la sentenza.
Non penso di avere le conoscenze e la competenza necessaria per dare un giudizio complessivo sulla vicenda del professionista abruzzese, ma quello che mi chiedo è perchè dopo essere stato sospeso per tre mesi a causa della sua frequentazione con il dottor Santuccione e rientrato a correre da relativamente poco tempo avesse il coraggio di dichiarare di non avere nulla a che vedere con quel medico e di non aver mai fatto uso di sostanze dopanti.
Non voglio accusare lui, visto che penso che sia l'intero movimento messo sotto la lente di ingrandimento a differenza di altri sport per i quali non è ancora stato aperto il vaso di pandora per ovvi motivi commerciali, ma mi chiedo con quale coraggio Di Luca abbia potuto rilasciare certe dichiarazioni riguardo la sua innocenza e riguardo il suo essere pulito a differenza di altri professionisti.
E ancora oggi quando le analisi lo hanno inchiodato ha detto: "Non so se la rabbia è più grande della delusione. Di sicuro è una sensazione non bella, se anche le controanalisi dovessero confermare la mia positività, smettero di correre.". Io mi chiedo ma la rabbia per cosa? per aver sbagliato o per esserti fatto beccare? In caso di positività smetterai di correre? ma perchè pensi di salvarti la faccia o dimostrare qualcosa? penso che la soluzione migliore sarebbe quella di impedirti di salire su un mezzo a pedali da qua fino a che ti reggi in piedi e dovrai rispondere delle tue responsabilità davanti a tutti, troppo facile ritirarsi.