Coppa del Mondo XCO a Nove Mesto vittorie di Jaroslav Kulhavy e Jolanda Neff. Eva Lechner e Andrea Tiberi i migliori azzurri
Di GIANCARLO COSTA ,
Alla fine tra i due litiganti (i favoriti Absalon e Schurter) ha prevalso il campione di casa, nonché olimpico in carica Jaroslav Kulhavy. La prova conclusiva della due giorni dedicata alla Coppa del Mondo XCO a Nove Mesto lascia entusiasta il pubblico presente, lanciando sul gradino più alto del podio il beniamino locale. Il corridore della Specialized conosce bene il percorso e sa che una volta attardati è difficilissimo, quasi impossibile, il recupero. Per questo non si lascia sorprendere alla partenza e si porta subito all’attacco, inseguito da Schurter, mentre restano leggermente staccati gli altri. La corsa quindi assume una fisionomia simile a quella femminile, con la coppia di testa che attua un forcing in grado di spaccare il gruppo ed imporre il ritmo. Alle spalle dei due bikers, il campione del mondo Absalon fa corsa solitaria, mentre, per quanto riguarda gli italiani, si difende con tenacia Andrea Tiberi, che riesce a conservare le posizioni, non uscendo mai dal gruppo dei dieci e concludendo al settimo posto, a poco più di tre minuti dal primo.
L’attacco decisivo di Kulhavy arriva a pochi chilometri dalla conclusione, durante l’ultimo giro. In uno dei tanti strappi che contraddistinguono il percorso, l’atleta di casa forza il ritmo, anche sospinto dal pubblico assiepato lungo tutto il tracciato, e per lo svizzero non c’è più nulla da fare. Con questo successo, l’atleta ceko si conferma uno dei più in forma del momento, avendo vinto in questa stagione già 5 volte tra cui il titolo continentale marathon.
Donne Elite e Under 23
Nelle due gare della mattina, gli atleti elvetici sono saliti sul podio rispettivamente con gli U23 Forster e Frieschknecht e con la Neff tra le donne Elite. E’ stato un trionfo pieno, condito dal successo del talento Neff che si è tolta la soddisfazione di anticipare sul traguardo un’icona di questo sport come Gunn Rita Dahle Flesjaa.
Per quanto riguarda gli italiani, da segnalare la buona prova di Gioele Bertolini, nono tra gli U23, e il 17° posto di Eva Lechner tra le donne Elite. Più staccati gli altri azzurri.
Nella gara Under 23, in una giornata fredda e caratterizzata da una fastidiosa pioggia, i favoriti si fanno sorprendere al via. Nella prima parte della competizione menano le danze il neozelandese Samuel Gaze e lo svizzero Lars Forster. Ma, mentre il primo scompare nel proseguo della gara, lo svizzero resiste al rientro dello spagnolo Pablo Rodriguez Guede. Insieme percorrono la seconda parte di gara, poi l’elvetico riesce a prevalere. Completa il trionfo elvetico il terzo posto del “figlio d’arte” Andri Frieschknecht.
Lars Forster ha 22 anni, campione nazionale, era, prima di questo successo, n. 174 ranking UCI (16° di categoria), ma in risalita, grazie al successo in Germania quest’anno. C’è da credere che questa vittoria lo porterà ancora più su.
Il percorso, reso insidioso dalla pioggia, rende difficile recuperare e nella gara che segue delle donne elite diventa fondamentale la conquista delle prime posizioni alla partenza. Eva Lechner resta invischiata nelle retrovie, mentre parte subito all’attacco la Neff che viene raggiunta nel corso del primo giro dalla Dhale Flesjaa e dalla Langvad. Mentre la danese scivola lentamente indietro, raggiunta e poi superata dalla francese Ferrand Prevot e dalla campionessa del mondo Pendrel, avanti il duello si infiamma tra due atlete separate da 20 anni (la Dhale è del 1973, la Neff del 1993), ma accomunate da una classa cristallina. La coppia procede appaiata fino a quando la svizzera riesce, nella salita finale, a prendere quei secondi vantaggio che gli bastano per resiste al ritorno, nel rettilineo, della campionessa norvegese.
Fonte federciclismo.it