Colle dell’Agnello e Izoard dalla Valle Varaita – Itinerario cicloturismo su strada
Di GIANCARLO COSTA ,
Colle dell’Agnello (quota 2744m) e Col d’Izoard (quota 2360m) sono la storia del ciclismo, per i passaggi del Giro d’Italia e del Tour de France, con le imprese di Campioni indimenticabili, ricordate dalla statua in cima all’Agnello dedicata a Michele Scarponi (primo sull’Agnello nel giro vinto da Nibali nel 2016) e dalla targa in ricordo di Fausto Coppi e Louison Bobet a un chilometro dalla vetta del Col d’Izoard. Si pedala nella storia del ciclismo ed è per questo che è meta di migliaia di ciclisti provenienti da Italia, Francia e da tutto il mondo. Sarà parte del percorso della penultima tappa del Giro d’Italia 2020, meteo permettendo.
ACCESSO: Per raggiungere la Valle Varaita, si passa per la cittadina di Saluzzo. Arrivando dall’autostrada A6 Torino-Aosta, si esce a Marene, da Cuneo si percorre la statale 589, da Torino si percorre la tangenziale sud, si aggira La Loggia e si prosegue in direzione Moretta e poi Saluzzo. Da Saluzzo si prosegue oltre Verzuolo e svoltando a destra si prosegue per la strada provinciale della Val Varaita direzione Colle dell’Agnello. Si può partire a scelta da vari punti della Val Varaita. Per questo itinerario la partenza è stata da Castello, in prossimità del lago di Pontechianale, da dove inizia la parte più impegnativa della salita al Colle dell’Agnello.
LUNGHEZZA: 114 km (57km andata e 57km ritorno)
DISLIVELLO: 3400 metri
PERIODO CONSIGLIATO da giugno a settembre
CARTOGRAFIA: IGC 1:50000 Monviso
Descrizione itinerario Colle dell’Agnello e Izoard
Partenza da Castello, frazione di Pontechianale, all’inizio del lago di Pontechianale. Arrivati a Chianale alla prima curva a sinistra inizia la parte veramente dura della salita, 10 km con 1100 metri di dislivello, per l’arrivo al Colle dell’Agnello (quota 2744m) dove oltre alla targa del confine è presente la statua in legno dedicata a Michele Scarponi, primo a passare sul Colle dell’Agnello nella tappa con arrivo a Risoul, vinta dal suo capitano Vincenzo Nibali che poi vinse il Giro d’Italia 2016. Da qui inizia una lunga discesa sul versante francese del Colle dell’Agnello, nel Parco Naturale Regionale del Queyras, passando per Saint Veran, Molines en Queyras, a Ville si gira a sinistra per Chateau Queyras, qualche chilometro e svolta a destra per iniziare la salita al Col d’Izoard (quota 2360m).
Il ritorno è avvenuto sul percorso di andata. Dopo un chilometro di discesa sulla destra c’è uno spuntone roccioso in cui sono collocate due targhe in omaggio a due leggende del ciclismo: Fausto Coppi e il francese Louison Bobet. Anche qui una fermata è d’obbligo. La parte finale della salita del versante francese del Colle dell’Agnello è più “pedalabile” del versante italiano, comunque la quota e la fatica della giornata in sella si fanno sentire negli ultimi chilometri.