Campionati del Mondo MTB Marathon, successi per il greco Periklis Ilias e la danese Annika Langvad

Di MARCO CESTE ,

Il clima ha reso durissimo e selettivo il percorso dei Campionati del Mondo MTB Marathon disputati oggi a Ornans, in Francia. Molti gli atleti costretti al ritiro. Al termine ha conquistato la maglia iridata degli uomini il greco Periklis Ilias, in forza al team italiano Protek e già vincitore durante la stagione di una tappa della UCI Marathon Series a Laissac. Il suo è stato un autentico trionfo, che poteva assumere dimensioni maggiori senza una foratura. Argento al tedesco Moritz Milatz, staccato di 2’36”947, bronzo al Kristián Hynek, a 2’36”947. Quarto il campione uscente, lo svizzero Christoph Sauser, a 2’57”778. Il primo degli azzurri in gara è stato Tony Longo, trentatreesimo a 30’02”881, 51° Damiano Ferraro a 46’45”742.
Tra le donne, nessuna azzurra al via, c’è stato l’emozionante duello tra la campionessa mondiale uscente, la danese Annika Langvad, e la plurtitolata Gunn Rita Dahle Flesjaa. Ha prevalso la danese con 44”119 di vantaggio. Al terzo posto la svizzera a 1’40”739. Quarta la russa Irina Kalentieva, quinta la britannica Sally Bigham.
“Oggi abbiamo gareggiato in condizioni climatiche davvero estreme, ma questa non vuole essere una scusa perché tutti gli atleti si sono trovati a dovere fronteggiare le medesime condizioni” spiega il commissario tecnico Hubert Pallhuber. “Sicuramente non è stata una buona giornata per i colori azzurri. Non partivamo come favoriti per la vittoria però con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto raggiungere un discreto piazzamento invece i nostri ragazzi hanno dovuto fare i conti con numerosi imprevisti, con forature e problemi meccanici. Tony Longo e Johnny Cattaneo sono partiti bene, nella prima parte di gara erano tra i primi dieci. Poi Jhonny ha avuto un problema ai freni, quando era in quinta posizione si è fermato ai box per cercare di sistemare la bici e ha perso parecchio tempo; è ripartito in dodicesima posizione ma poi è stato costretto a ritirarsi. Anche Longo, primo degli azzurri al traguardo, ha dovuto fare i conti con una foratura. Celestino già dolorante per i postumi della caduta in allenamento dei giorni scorsi ha dovuto alzare bandiera bianca dopo i primi 20 km e Massimo De Bertolis si è fermato dopo circa 38 km. Speravamo nei più giovani ma oggi purtroppo è stata davvero una giornata difficile per tutti.” 
  
CLASSIFICHE
UOMINI: 1. Periklis Ilias (Grecia); 2. Moritz Milatz (Ger) a 2'27"792; 3. Kristian Hynek (R. Ceca) a 2'36"947; 4. Christoph Sauser (Svi) a 2'57"778; 5. Jiri Novak (R. Ceca) a 4'59"340; 6. Martin Gujan (Svi) a 5'24"849; 7. Thomas Dietsch (Fra) a 6'13"392; 8. Alexey Medvedev (Rus) a 6'52"695; 9. Tim Bohme (Ger) a 7'05"048; 10. Alexandre Moos (Svi) a 9'00"696; 33. Tony Longo (Ita) a 30'02"881; 51. Damiano Ferraro (Ita) a 46'45"742.
DONNE: 1. Annika Langvad (Dan); 2. Gunn-Rita Dahle Flesjaa (Nor) a 44"119; 3. Esther Süss (Svi) a 1'40"739; 4. Irina Kalentieva (Rus) a 12'49"296; 5. Sally Bigham (Gbr) a 13'56"877; 6. Elisabeth Brandau (Ger) a 16'38"617; 7. Jane Nussli (Gbr) a 20'38"162; 8. Sabrina Enaux (Fra) a 20'58"878; 9. Borghild Løvset (Nor) a 22'26"437; 10. Vera Andreeva (Rus) a 27'45"683.

Ufficio Stampa FCI

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