Assocorridori italiani denuncia le Iene sul doping: da Di Luca accuse generalizzate e infondate
Di EMANUELE ZANGARINI ,
A pochi giorni dall'inizio del Giro d'Italia esce puntuale la polemica su doping e ciclismo: a scontrarsi sono l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI) da un lato e Danilo Di Luca, Graziano Gasparre e la trasmissione Le Iene Show dall'altro.
Nel servizio "Come si dopa un ciclista" andato in onda nel programma di infotainment Le Iene su Italia Uno il 1º maggio scorso e replicato su Mediaset Extra gli ex professionisti del ciclismo Di Luca e Gasparre hanno lanciato accuse verso l'intero mondo del ciclismo italiano raccontando come ci si dopa e come si eludono i controlli concludendo che non si può vincere senza doparsi.
Di Luca dopo aver vinto nel 2007 il Giro d'Italia è stato radiato a vita dal ciclismo professionistico nel 2013 dal Tribunale Nazionale Antidoping e lancia accuse che mirano ad accendere l'interesse per la sua tesi e per il suo prossimo libro, Bestie da Vittoria, edito da Piemme (Gruppo Mondadori).
Durissime le parole di Di Luca citate nella presentazione del libro di Edizioni Piemme:
Quando sai che domani devi correre la stessa distanza e anche il giorno dopo e il giorno dopo ancora, tutto quello che puoi ingerire lo ingerisci. Non siamo eroi, siamo dei pazzi scatenati, dei coglioni. Gente che sta in dialisi, che si è bruciata le palle, che è morta per ispessimento della parete cardiaca. Per un ciclista l’importante è vincere, non pensi mai che ti ritiri, che ti possono beccare, che ti puoi ammalare, che puoi farti male.
La risposta all'intervista e alla campagna di promozione del libro da parte dell'Assocorridori non si è fatta attendere:
I corridori italiani non accettano di essere insultati da ex colleghi che già con la loro condotta ai tempi in cui gareggiavano hanno infangato il nome del ciclismo. Dispiace e addolora vedere che a pochi giorni dall’avvio del Giro d’Italia altro fango è stato gettato sul mondo delle due ruote, anche se da soggetti privi di ogni credibilità. Nessuno può smentire i grandi sforzi profusi dal ciclismo in questi anni che hanno consentito peraltro di mettere in luce i gravi comportamenti posti in essere da soggetti quali, ad esempio, lo stesso Danilo Di Luca, squalificato a vita per recidiva. [...] Per questo l’Assocorridori italiana affidandosi all’avvocato Federico Maria Scaglia di Milano nella giornata di oggi [2 maggio NdR] si muoverà legalmente nei confronti di Di Luca, Gasparre e della trasmissione suddetta in merito alle affermazioni diffamatorie pronunciate.
La parola passerà quindi ai tribunali.
Per saperne di più
- Come si dopa un ciclista, Le Iene Show, 1º maggio 2016
- Bestie da vittoria, Piemme
- Comunicato ACCPI, 2 maggio 2016