Altamarca Van Vlandeeren: numeri inaspettati e successo del crowfunding
Di EMANUELE IANNARILLI ,
Non tuonò, ma piovve all’Altamarca Van Vlandeeren di Conegliano Veneto lo scorso sabato. D’altronde l’evento voleva ripercorrere le gesta del più famoso Giro delle Fiandre. Che Fiandre Trevigiane sarebbe stato senza un po di pioggia? In realtà non tutti hanno “usufruito” dell’emozione pioggia in quanto arrivata in tarda mattinata quando i più celeri a partire la mattina erano già arrivati al traguardo. Noi 4 impavidi invece non ce la siamo fatta mancare negli ultimi 3 muri ma è stata solo la degna conclusione di un gran bell’evento.
Andando per ordine, l’evento organizzato da Stefano De Marchi ha riscosso da subito un enorme successo. Senza pettorale e senza cronometro ha cercato di ripercorrere il Fiandre con i famigerati muri gironzolando tra le campagne di Conegliano, Vittorio Veneto frazioni e paesi limitrofi. La modalità del crowfunding ha rappresentato una vera e propria novità in questo tipo di eventi. Della serie; io ci metto la passione ma non vorrei rimetterci dei soldi. Il tetto minimo perché l’evento sarebbe andato “in onda” era stato fissato a 500 euro, raggiunti in pochissimi giorni. L’ulteriore sfida è stato il ristoro. Anch’essa vinta in un batter d’occhio. In tanti hanno voluto partecipare donando denaro per la riuscita dell’evento e hanno trovato Stefano sabato mattina alle 8 nel piazzale antistante la piscina comunale di Conegliano attrezzato di banchetto, bandiera gialla che rievocava il Fiandre e il bagagliaio della sua automobile a fare da magazzino. Senza chip e senza pettorali le operazioni di accreditamento sono state svolte molto velocemente e intorno alle 8 in tanti avevano già preso a seguire i loro Gps per seguire il percorso.
Ecco, qui casca l’asino: il Gps. Ovviamente tutto dipende da che tipo di Gps uno ha “in casa”, ma noi qualche difficoltà con i “nostri” Garmin 820 e 510 l’abbiamo avuta. Alla fine, però, a destinazione siamo arrivati, felici e bagnati. Percorso davvero molto ricercato, tra vicoli, qualche piccola zona industriale, diversi tratti di sterrato non impegnativo e strappi in alcuni casi davvero duri. A posteriori possiamo dire all’unanimità che la seconda parte di percorso è stata più bella e scorrevole della prima dove le tante svolte e gli attraversamenti di provinciali o statali rompevano un po i ritmi. Quello che però non è mai mancato è il bellissimo panorama in mezzo alla campagna trevigiana, con i filari di viti organizzati e tenuti maniacalmente dai vinicoltori del posto che testimoniavano la grande attenzione e cura nel produrre prosecco della Valdobbiadene e tante altre grandi qualità di vino. Giardini ordinati, case e vaste cantine testimoniavano lavoro e qualità della vita della gente del posto.
I 100 chilometri di tracciato e i 1600 metri di dislivello hanno comunque messo acido lattico nelle gambe dei partecipanti ma senza troppi problemi. La vera sorpresa è stata invece vedere quanto cambino le cose quando davanti al manubrio manca una “tabella” e un cronometro. L’atmosfera è stata davvero rilassante con diversi gruppi che si incontravano e condividevano volentieri l’esperienza senza esagerare nei ritmi e soprattutto rispettandosi tra di loro e ancora più importante rispettando l’ambiente. Troppe volte in gara si sentono imprecazioni e strilla contro qualcuno reo di non aver dato spazio, collaborato. Ancora di più e peggio è vedere quante persone abbandonano i loro rifiuti sentendosi in dovere in ragione della gara di imbrattare natura e posti stupendi.
Come se una carta riposta dentro una tasca posteriore comprometta la prestazione personale.
Ciò che conta alla fine di questa edizione “ZERO” dell’Altamarca van Vlandeeren è che la gente presente è davvero rimasta entusiasta e contenta di esserne parte contribuendo attivamente al buona riuscita della pedalata. Soddisfazione massima per l’organizzatore coadiuvato dei alcuni familiari e amici per la buona riuscita finale e alla fine…non vuoi portare a casa qualche bottiglia di un buon prosecco della Valdobbiadene?
Già si parla dell’edizione prossima, che sarà l’edizione n.1. In fin dei conti all’edizione zero, con solo qualche decina di giorni di anticipo sull’evento, erano presenti “solo” quasi 200 persone. Aspettiamo novità per la prossima edizione e promettiamo di esserne ancora parte.
Di Emanuele Iannarilli