Ad Agliè Giacomo Nizzolo vince il 100° Gran Piemonte su Gaviria e Bennati
Di GIANCARLO COSTA ,
Il grande ciclismo torna in canavese per la 100a edizione del Gran Piemonte, da alcuni anni chiamato così dall'organizzazione RCS, quel che una volta era il Giro del Piemonte. Nato nel 1906 festeggia solo oggi il centenario a causa degli stop per due guerre e alcuni problemi organizzativi, ed è un pezzo di storia del nostro ciclismo, basta guardare l'Albo d'Oro. Dopo l'edizione 2015 flagellata dal maltempo, questa edizione 2016 è stata baciata dal sole in una giornata estiva, in cui i velocisti hanno fatto le prove generali, anche a livello climatico, per il mondiale di Doha.
Partenza dalla provincia di Cuneo, a Diano d'Alba, quasi in casa di Diego Rosa e arrivo ad Agliè di fronte al famoso castello Ducale del XII secolo, anche qui per omaggiare un centenario, quello della morte del poeta Guido Gozzano. 207 i chilometri da percorrere, con una salita iniziale nelle Langhe, poi lunghi piattoni e falsopiani fino a Ivrea, quindi a -30km dalla conclusione l'unica asperità di giornata, la salita di Alive Superiore, 7 km al 5%. Una salita che per gli amatori della zona è un test, ma che i professionisti salgono di potenza col 53. Prende in testa la salita il francese Rossetto, in fuga dal 30° km, ma allo scollinamento di Alice il vantaggio si riduce a 1'15”, vantaggio che scema gradatamente durante il tragitto verso San Giorgio e avvicinandosi ad Agliè. Le tirate della BMC, oltre che a ridurre il distacco dal battistrada, spaccano il gruppo, anche se i migliori velocisti rimangono nel gruppetto di una quarantina di corridori, decisi a giocarsi il successo allo sprint. Rossetto continua a testa bassa ma purtro per lui viene ripreso a due chilometri dal traguardo, e da qui in poi è roba per velocisti, anche se il finale è particolare, con gli ultimi 500 metri in leggera salita e soprattutto tortuoso, con il traguardo che compare alla vista agli ultimi 50 metri.
Il finale quindi è quello che si pensava, il vincitore quello che si sperava e che soprattutto sperava il CT della Nazionale Davide Cassani, visto che con una volata imperiosa va a vincere il Campione d'Italia Giacomo Nizzolo, che in questa gara veste i colori dell'Italia anziché quelli consueti della Trek-Segafredo. Nizzolo vince in 4h25'21" alla media di 46,806 km/h, per un podio regale sul quale salgono il colombiano Fernando Gaviria 2°, Campione del mondo su pista nel 2015 e 2016, e Daniele Bennati 3°, il navigato velocista aretino della Tinkoff, che sarà il regista della Nazionale. Completano la top ten altri fuoriclasse e leggende del pedale, come lo spagnolo Lobato 4°, Sonny Colbrelli 5°, che festeggia così la convocazione in Nazionale, l'asso belga Philippe Gilbert 6°, il britannico Ben Swift 7°, l'ex campione del mondo di ciclocross il ceco Zdenek Stybar 8°, Filippo Pozzato 9° e Alberto Bettiol 10°.
Al termine della gara il CT Davide Cassani ha ufficializzato ai microfoni di RaiSport i convocati per la Nazionale Italiana per gli ormai imminenti Campionati Mondiali.
“Elia Viviani e Giacomo Nizzolo, i due velocisti. Due corridori abituati a tirare le volate e bravissimi in questo ruolo, Jacopo Guarnieri e Fabio Sabatini. C’è anche Matteo Trentin che le volate le vince ed è capace anche di tirarle, un corridore molto duttile e molto bravo. Ci sono uomini di esperienza come Daniele Bennati e campioni del mondo nella cronometro a squadre come Manuel Quinziato e Daniel Oss. C’è poi uno dei corridori italiani più in forma del momento: Sonny Colbrelli. Le due riserve sono Marco Coledan e Filippo Pozzato.”
Il Trittico della Gazzetta si chiude sabato con il 110° Giro di Lombardia: 241 km da Como a Bergamo, un percorso durissimo per scalatori veri.
In allegato le foto del Gran Piemonte da Agliè.