Abu Dhabi Tour: terza tappa con arrivo in salita, 1º Esteban Chaves, 2º Fabio Aru, 4º Diego Ulissi

Di GIANCARLO COSTA ,

Fabio Aru (foto cyclingnews)
Fabio Aru (foto cyclingnews)

La terza tappa dell’Abu Dhabi Tour va al colombiano Esteban Chaves (Orica GreenEdge), che ipoteca anche la vittoria finale. La salita di 11 km verso jebel Hafeet ha svolto il suo ruolo decretando le gerarchie. Fabio Aru (Astana) si è classificato secondo a 12” dal vincitore davanti allo sfortunato olandese Poels, caduto proprio nell’ultima curva mentre si apprestava a disputare la volata per la vittoria. Probabilmente avrebbe vinto senza il malaugurato scivolone nei 100 metri finali. Invece deve accontentarsi del terzo posto a 21" da Chaves. Il tour sembra ormai nelle mani del colombiano, a meno di imprevedibili sconvolgimenti nella tappa di domani, un circuito che chiama in causa i velocisti

Oggi era previsto l’unico arrivo in salita della corsa. Hanno tentato di anticipare gli scalatori Alessandro Bazzana (UnitedHealthcare Pro Cycling) e Rafaa Chtioui (Skydive Dubai Pro Cycling Team) con una fuga che ha raggiunto il vantaggio massimo di tre minuti. Il tentativo è stato sventato all’attacco degli 11 km con punte di pendenza oltre il 10 per cento.

Il primo a scattare a 8 km dall’arrivo è stato Valverde (Movistar), Raggiunto lo spagnolo, ha allungato Nibali insieme a Gianluca Brambilla (Etixx - Quick-Step). Pronta la reazione del Team Sky, che riduceva lo strappo a tutto vantaggio del colombiano Chaves, pronto a saltare sul tandem Nibali-Brambilla e a controattaccare. Rispondeva bene Nibali, cedeva Brambilla e restava in testa la nuova coppia con 20” di vantaggio sugli inseguitori. Tra questi il più vivace era l’olandese Poels, che si riportava su Chavez, mentre Nibali segnava il passo e Aru tentava di risalire.

Gli ultimi durissimi 1000 metri vedevano Poels in grande spolvero tirare il collo a Chaves, con Aru ancora a una decina di secondi. Ormai si prospettava lo sprint tra i due battistrada, quando a 100 metri dal traguardo Poels scivolava in curva lasciando la libera al colombiano, felice ma consapevole del regalo ricevuto dalla Dea Bendata.

Anche Aru superava Poels, acciaccato e avvilito per l’occasione persa. Ottimo quarto Diego Ulissi (Lampre Merida) a 31” davanti allo sloveno Janez Brajkovic (UnitedHealthcare Pro Cycling), sesto Gianluca Brambilla a 1’19” seguito da Valverde, Konig e Nibali. Completa la top ten Giovanni Visconti a 1’30”.

Fonte federciclismo

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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